Continuiamo con la rassegna dei consigli di lettura per la nuova stagione di Un anno vissuto letterariamente 2023-2024 con le proposte di Ilaria Gaspari, filosofa e scrittrice.
Sul tema di questa edizione – Mondo: romanzi che aprono mondi dentro e fuori di noi – anche a lei abbiamo chiesto di suggerirci:
- Un romanzo per avvicinarci alla comprensione del mondo attorno a noi
- Un romanzo che apra a mondi lontani
- Un romanzo per conoscere noi stessi e il nostro mondo interiore
Le proposte di Ilaria:
- Il mondo intorno a noi
Zazie nel Métro, di Raymond Queneau
perché è un romanzo pieno di umorismo e di poesia, che mostra come il linguaggio stesso con cui raccontiamo il mondo, se soffiamo via la polvere dell’abitudine, possa trasfigurare l’immagine del mondo in sé. Anche quando si tratta di qualcosa di “quotidiano” come un comunissimo paesaggio urbano. - Il mondo lontano
La mia Africa di Karen Blixen
Perché è un piccolo classico (credo, molto più citato che letto) che racconta in una prosa coinvolgente, arguta e modernissima la tensione verso un altrove proibito, che diventa casa a un prezzo molto alto eppure pagato fino all’ultimo centesimo dalla protagonista-narratrice, un personaggio che riprende molte tematiche autobiografiche della straordinaria Karen Blixen: una donna che ha saputo trovare la sua libertà dove nessuno avrebbe immaginato. C’è poi l’altra grande protagonista, l’Africa raccontata con struggimento e devozione, orizzonte perduto e guadagnato per sempre. È un libro che fa venire una gran voglia di viaggiare ma soprattutto permette di capire che rivoluzione enorme possa essere un viaggio. - Il mondo interiore
Le quattro ragazze Wieselberger, di Fausta Cialente
Questo sicuramente dei tre è il romanzo meno noto ma, secondo me, è un piccolo tesoro. Fausta Cialente ha subito la sorte di molte scrittrici del 900 italiano: dimenticate presto, parrebbe oggi che siano esistite solo Morante e Ginzburg. Credo che Fausta Cialente sia stata dimenticata ingiustamente, oggi per fortuna si procede a un recupero che spero la faccia conoscere meglio a lettrici e lettori. È stata un’autrice coltissima, spregiudicata e cosmopolita, con una penna irresistibile, come dimostra questo romanzo con cui vinse il Premio Strega nel ’76. Storia di quattro ragazze, quattro sorelle, che crescono insieme (non a caso Cialente aveva tradotto Piccole donne comprendendone tutte le implicazioni emancipatorie ma anche le dinamiche psicologiche!) in una fascinosa Trieste di un secolo fa.
Vedi anche le proposte di Valentina Berengo e di Beatrice Masini.
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